giovedì 7 luglio 2011

La tv come l’Accademia della Crusca

Eh sì, segno dei tempi che cambiano… Ormai gli italiani non si acculturano più leggendo i libri (e se leggono quelli recenti, è facile che in essi non esistano più i congiuntivi), e se fingono di leggerli è solo per sfoggiare il loro fiammante iPad su cui scaricano gli e-books. Senno’ tutto quello che leggono sono i blog, le chat, insomma tutto quello che viene da internet. E basta guardare qualche pagina, anche dei giornali online di grande fama, per vedere come gli errori di battitura ed ortografici vi si trovino a bizzeffe; si vede chiaramente come gli articoli siano scritti in fretta e furia e pubblicati così come viene, in una corsa spasmodica allo scoop. Sul degrado grammaticale della tv, poi, non voglio neanche disquisire, perché è evidente… Volevo soltanto puntare l’attenzione su alcune espressioni che grazie al predominio della tv oggi sono entrate nel gergo comune, non sempre a ragione:
1) ‘Piuttosto che’ nel senso di ‘anche’, ad esempio nella frase: ‘in Italia puoi visitare il mare piuttosto che la montagna e le città d’arte’, ovvero puoi visitare tutte queste cose. Ovviamente l’utilizzo è sbagliatissimo, perché il significato di ‘piuttosto’ è stato completamente snaturato, in quanto vuol dire esattamente l’opposto ed ha un valore avversativo; cioè ‘preferisco leggere un libro piuttosto che guardare la tv spazzatura della De Filippi’. E infatti, l’artefice di questo gramma-mostro è stata proprio la Maria nazionale nei suoi acculturati programmi e da allora l’espressione si è diffusa tra gli chic o coloro che provano ad esserlo.
2) ‘Essere nella disponibilità di qualcuno’. Espressione entrata felicemente nel gergo giornalistico e dei programmi di approfondimento politico, in quanto proveniente da questo mondo, grazie a Rosy Bindi e alla sua memorabile risposta alle offese di B a Porta a Porta: ‘Io sono una donna che non è nella sua disponibilità’.
3) ‘Delle due l’una’. Espressione portata alla ribalta da Di Pietro e, confesso, adottata ormai anche da me nel mio blog!
4) ‘Nel merito e nel metodo’. Acquisizione recentissima proveniente ancora una volta dal Dipietrese stretto e che si è diffusa a macchia d’olio nel mondo politico e anche giornalistico. E’ salita agli onori durante la campagna elettorale dei referendum e forse, complice la schiacciante vittoria, anche questa espressione è stata accolta da uno scroscio di ‘sì’ e ora la si sente di continuo!

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