Lo so, potreste pensare che non ci vuole pietà con uno come lui, e invece mi fa pena… Poverino è un uomo solo, disperato per la paura di finire in gattabuia, con una grana politica e giudiziaria dopo l’altra… Ogni giorno una nuova pugnalata per lui.. Il discorso telefonico ad una platea vuota, il brutto guaio Bisignani, le foto in Sardegna, il penultimatum della Lega, il Caimano in tv… Ma come fa a sopportare tutto questo, solo com’è? Che poi, non c’è da dire che uno si può rifare una vita – lui non potrà mai essere anonimo e nessuno mai gli si avvicinerà per affetto puro… Chiunque lo faccia lo farà sempre per puro interesse economico… Che tristezza…
Ieri pero’ deve almeno aver tirato un piccolo sospiro di sollievo dopo il discorso di Bossi a Pontida… Infatti, come mi immaginavo, Bossi e gli altri ‘Celti’ (si fa per dire… gli piacerebbe!) hanno fatto i soliti proclami beceri, conditi con richieste assurde, slogan populisti e annunci demagogici… Sì, perché ovviamente dovevano in tutti modi tranquillizzare una base sempre più scalpitante e stufa delle necessità giudiziarie di B. E con quel foglio pieno di scadenze irrealizzabili sembra ci siano riusciti… Vorrei pero’ far notare alcuni fatti alla Lega:
- E’ inutile che chiedano a Tremonti di aprire i cordoni della borsa. Ma con quali soldi le abbassiamo le tasse?? Come confermato da Confindustria e dall’Europa dobbiamo proseguire con una politica, ahimé, di austerità… Senno’ facciamo la fine della Grecia… I governi di B sono sempre stati troppo occupati a fare leggi ad personam invece di pensare all’economia dell’Italia, quindi ora ci troviamo coi conti in rosso… E allora dobbiamo solo stringere la cinghia ulteriormente, fino a sanguinare…. Oppure la bancarotta… Non c’è certo da gioire ma si deve solo scegliere la catastrofe minore.
- Pollice verso al governo. Bossi l’ha detto così candidamente: questo momento è favorevole alla sinistra. Ecco, quindi in pratica ha confermato a B che non ha intenzione di far cadere il governo e che quindi la Lega abbaia ma non morde perché sa benissimo che questo governo è l’unica occasione che hanno di stare al governo e avere dei Ministeri. Se lo facessero cadere e si ripresentassero da soli alle elezioni anticipate non beccherebbero più nulla. Quindi anche la Lega è un po’ stretta in mezzo a due fuochi (proprio come B) perché da un lato deve far finta di fare la voce grossa perché sta perdendo consensi, e dall’altra non può staccare la spina al governo perché senno’ perderebbe tutto il suo potere… E’ una pessima situazione davvero…
- Maroni presidente del consiglio. Sì, e con i voti di chi??
- Il ricatto dei Ministeri al nord. Mi spiace ma ha ragione Alemanno, è una vera boiata!! Lo dice la Costituzione che la capitale è Roma, quindi facciamola finita con queste scemenze! Oltretutto che degli uffici distaccati esistono già dove sistemare tutti i vari raccomandati. Guarda caso si vorrebbero portar su tutti i loro Ministeri, così almeno li gestiscono tranquillamente a loro uso e consumo, come un bene che si tramanda di padre in figlio, neanche avessimo la monarchia ereditaria in Italia. Vergogna… E poi mi chiedo: se proprio la vogliamo mettere sul piano economico, allora anche il Veneto e tutto il nord-est sono dei punti produttivi fondamentali per il paese, nonché serbatoi generosi di voti per la Lega. E allora perché non volete un Ministero a Venezia, per esempio? E poi, sempre mettendola sull’economia, perché non mettere un Ministero a Napoli o Palermo, visto che lì ce ne sarebbe un maggiore bisogno? Che vuol dire il discorso malato di Bossi per cui a Roma i Ministeri risentono della burocrazia e invece a Milano risentirebbero di una snellezza e attività maggiori??? Che gran cavolata! Mica le decisioni all’interno dei Ministeri vengono prese a livello locale!! E’ il governo che decide cio’ che fanno i Ministeri, sia che questi siano a Leuca che a Cantù!! Non si tratta mica di una fabbrica che ha bisogno per motivi logistici di essere situata in un certo posto piuttosto che in un altro, né di un agriturismo che ha bisogno di un bel paesaggio, né di un’azienda bio che deve rispettare certi standard? I Ministeri non hanno bisogno di un ‘territorio’ specifico, sono centralizzati ed è giusto che stiano nella capitale, cioè A ROMA! Io sono toscana eppure non mi interessa che un Ministero venga spostato a Firenze! E comunque i Leghisti possono raccogliere tutte le firme che vogliono perché tanto il resto dell’Italia, quell’Italia che ha ritrovato un po’ di amor patrio con il 150simo e i referendum, ne raccoglierà il doppio.
- Il ritiro dalla Libia. Allora, questa è una bella trovata demagogica che non ha nessun valore, specie perché la si associa all’esodo dei migranti verso l’Italia. Intanto, se la Lega era così contraria alla guerra si poteva opporre già da prima al governo, visto che gli sbarchi ci sono da mesi. Avrebbe potuto dire un ‘no’ secco e invece ha fatto finta di chiedere date certe al governo (ovviamente una richiesta non realistica in queste situazioni), tanto per farsi bella con la base e mantenere al contempo il governo al potere per le ragioni di cui sopra. Adesso Maroni dice che i bombardamenti in Libia sono la causa dell’emigrazione verso l’Italia e lo dice perché ovviamente questo è un argomento che fa presa sul razzista popolo leghista e aumenta il clima di paura pero’ Maroni non dice che: 1) Non è detto che le due cose siano per forza collegate e che, anche una volta terminati i bombardamenti, la popolazione libica sia felice di rimanere in un paese distrutto e impoverito dalla guerra, anzi potrebbe accadere come in Tunisia, da cui i migranti hanno continuato ad arrivare anche dopo la dipartita di Ben Ali, anzi. 2) Se per puro caso l’Italia uscisse dal conflitto, gli altri paesi mica ne uscirebbero anche loro! Quindi se proprio vogliamo metterla sul piano dell’immigrazione, i profughi arriverebbero lo stesso anche se noi ci tirassimo indietro, perché paesi come gli Usa e la Francia continuerebbero i loro attacchi. Che la guerra sia sbagliata a priori è ovvio, ma ci dovevate pensare prima!
Ieri pero’ deve almeno aver tirato un piccolo sospiro di sollievo dopo il discorso di Bossi a Pontida… Infatti, come mi immaginavo, Bossi e gli altri ‘Celti’ (si fa per dire… gli piacerebbe!) hanno fatto i soliti proclami beceri, conditi con richieste assurde, slogan populisti e annunci demagogici… Sì, perché ovviamente dovevano in tutti modi tranquillizzare una base sempre più scalpitante e stufa delle necessità giudiziarie di B. E con quel foglio pieno di scadenze irrealizzabili sembra ci siano riusciti… Vorrei pero’ far notare alcuni fatti alla Lega:
- E’ inutile che chiedano a Tremonti di aprire i cordoni della borsa. Ma con quali soldi le abbassiamo le tasse?? Come confermato da Confindustria e dall’Europa dobbiamo proseguire con una politica, ahimé, di austerità… Senno’ facciamo la fine della Grecia… I governi di B sono sempre stati troppo occupati a fare leggi ad personam invece di pensare all’economia dell’Italia, quindi ora ci troviamo coi conti in rosso… E allora dobbiamo solo stringere la cinghia ulteriormente, fino a sanguinare…. Oppure la bancarotta… Non c’è certo da gioire ma si deve solo scegliere la catastrofe minore.
- Pollice verso al governo. Bossi l’ha detto così candidamente: questo momento è favorevole alla sinistra. Ecco, quindi in pratica ha confermato a B che non ha intenzione di far cadere il governo e che quindi la Lega abbaia ma non morde perché sa benissimo che questo governo è l’unica occasione che hanno di stare al governo e avere dei Ministeri. Se lo facessero cadere e si ripresentassero da soli alle elezioni anticipate non beccherebbero più nulla. Quindi anche la Lega è un po’ stretta in mezzo a due fuochi (proprio come B) perché da un lato deve far finta di fare la voce grossa perché sta perdendo consensi, e dall’altra non può staccare la spina al governo perché senno’ perderebbe tutto il suo potere… E’ una pessima situazione davvero…
- Maroni presidente del consiglio. Sì, e con i voti di chi??
- Il ricatto dei Ministeri al nord. Mi spiace ma ha ragione Alemanno, è una vera boiata!! Lo dice la Costituzione che la capitale è Roma, quindi facciamola finita con queste scemenze! Oltretutto che degli uffici distaccati esistono già dove sistemare tutti i vari raccomandati. Guarda caso si vorrebbero portar su tutti i loro Ministeri, così almeno li gestiscono tranquillamente a loro uso e consumo, come un bene che si tramanda di padre in figlio, neanche avessimo la monarchia ereditaria in Italia. Vergogna… E poi mi chiedo: se proprio la vogliamo mettere sul piano economico, allora anche il Veneto e tutto il nord-est sono dei punti produttivi fondamentali per il paese, nonché serbatoi generosi di voti per la Lega. E allora perché non volete un Ministero a Venezia, per esempio? E poi, sempre mettendola sull’economia, perché non mettere un Ministero a Napoli o Palermo, visto che lì ce ne sarebbe un maggiore bisogno? Che vuol dire il discorso malato di Bossi per cui a Roma i Ministeri risentono della burocrazia e invece a Milano risentirebbero di una snellezza e attività maggiori??? Che gran cavolata! Mica le decisioni all’interno dei Ministeri vengono prese a livello locale!! E’ il governo che decide cio’ che fanno i Ministeri, sia che questi siano a Leuca che a Cantù!! Non si tratta mica di una fabbrica che ha bisogno per motivi logistici di essere situata in un certo posto piuttosto che in un altro, né di un agriturismo che ha bisogno di un bel paesaggio, né di un’azienda bio che deve rispettare certi standard? I Ministeri non hanno bisogno di un ‘territorio’ specifico, sono centralizzati ed è giusto che stiano nella capitale, cioè A ROMA! Io sono toscana eppure non mi interessa che un Ministero venga spostato a Firenze! E comunque i Leghisti possono raccogliere tutte le firme che vogliono perché tanto il resto dell’Italia, quell’Italia che ha ritrovato un po’ di amor patrio con il 150simo e i referendum, ne raccoglierà il doppio.
- Il ritiro dalla Libia. Allora, questa è una bella trovata demagogica che non ha nessun valore, specie perché la si associa all’esodo dei migranti verso l’Italia. Intanto, se la Lega era così contraria alla guerra si poteva opporre già da prima al governo, visto che gli sbarchi ci sono da mesi. Avrebbe potuto dire un ‘no’ secco e invece ha fatto finta di chiedere date certe al governo (ovviamente una richiesta non realistica in queste situazioni), tanto per farsi bella con la base e mantenere al contempo il governo al potere per le ragioni di cui sopra. Adesso Maroni dice che i bombardamenti in Libia sono la causa dell’emigrazione verso l’Italia e lo dice perché ovviamente questo è un argomento che fa presa sul razzista popolo leghista e aumenta il clima di paura pero’ Maroni non dice che: 1) Non è detto che le due cose siano per forza collegate e che, anche una volta terminati i bombardamenti, la popolazione libica sia felice di rimanere in un paese distrutto e impoverito dalla guerra, anzi potrebbe accadere come in Tunisia, da cui i migranti hanno continuato ad arrivare anche dopo la dipartita di Ben Ali, anzi. 2) Se per puro caso l’Italia uscisse dal conflitto, gli altri paesi mica ne uscirebbero anche loro! Quindi se proprio vogliamo metterla sul piano dell’immigrazione, i profughi arriverebbero lo stesso anche se noi ci tirassimo indietro, perché paesi come gli Usa e la Francia continuerebbero i loro attacchi. Che la guerra sia sbagliata a priori è ovvio, ma ci dovevate pensare prima!
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